Il Comandante Lazzarini: Io ci credo!

Pace e bene

Vi scrivo per rispondere ai tanti quesiti e richieste di chiarimenti che in questi giorni mi avete posto.

Credo che il volontariato, specie quello di protezione civile, sia una risorsa indispensabile nel nostro Paese e soprattutto nel nostro territorio e credo che debba essere promosso e curato in modo efficace nel quotidiano.

Sono stanco dell’attuale sistema che definisco preda-predatore. E’ triste vedere che chi dovrebbe difendere i più deboli e dovrebbe sostenere le realtà/iniziative più meritevoli sia invece il primo ad usare tale potere per reprimere le potenzialità ed incentivare l’accentramento delle risorse.

Credo che gli individualismi e gli antagonismi che rendono il sistema PC attuale così debole siano dovuti semplicemente alle difficoltà che ogni associazione ha nel reperire le risorse economiche indispensabili per sopravvivere, ma credo anche che ci sia un elemento molto importante di cui spesso ci dimentichiamo: TUTTI noi volontari ci mettiamo in gioco ogni giorno, togliendo tempo ai nostri lavori ed ai nostri affetti per aiutare il prossimo perchè ci crediamo, crediamo che il nostro agire possa fare la differenza e non ci tiriamo indietro.

Vengo dal Trentino Alto Adige ed amo a tal punto le Marche che dal 2009 ho deciso di stabilirmi qui definitivamente.

In questi anni ho potuto apprezzare e conoscere la realtà marchigiana così complessa e variegata nella conformazione del territorio e nelle diverse peculiarità culturali che caratterizzano ogni provincia. Sarebbe un grave errore continuare a trascurare queste specificità e non tener conto delle esigenze diversificate che esprime ogni associazione, riequilibrando il divario esistente tra area montana e area costiera.

Per questo ho deciso che, se verrò eletto, come primo passo, verrò personalmente a conoscere in loco ognuna delle vostre associazioni ed ogni mese creerò delle tavole rotonde, non per ritrovarci a mangiare, ma per dare l’opportunità ad ogni presidente, ma soprattutto ad ogni singolo volontario per esprimersi e far presente problematiche o progettualità. Solo dal confronto costante ed ordinato, riusciremo insieme a creare un nuovo sistema che tenga conto delle personalità e delle potenzialità di ogni singolo ente e sappia trovare soluzioni concrete.

Credo che ogni volontario ora sia utile, ma credo anche che ognuno di essi può diventare indispensabile per l’associazione e di conseguenza per la colonna mobile regionale se gli affidiamo il giusto ruolo e se per esso viene adeguatamente preparato.

C’è troppa dispersione delle risorse, in primis in ambito formativo. E’ inutile realizzare una formazione generica ed inefficace, è necessario invece strutturare percorsi che diano le conoscenze e competenze davvero necessarie e soprattutto tale formazione deve essere fatta in loco. Inoltre reputo che ai volontari delle stesse associazioni debba essere data la possibilità di trasmettere le proprie conoscenze e competenze, facendoli diventare formatori per le nuove generazioni e soprattutto per le altre associazioni del territorio.

E’ una ricchezza inutilizzata che io voglio valorizzare.

Credo infatti che:

A 20 anni si può essere operativi,

A 50 anni si può essere comandanti,

A 70 anni si può essere formatori.

Credo che per essere operativi, dobbiamo uniformare il linguaggio dei volontari: in emergenza dobbiamo parlare tutti la stessa lingua e soprattutto dobbiamo essere in grado di comunicare in modo efficiente con i professionisti della protezione civile quali VVF e forze dell’ordine.

Credo che anche nella nostra regione, così come nel nord europa, gruppi d’elite, composti dai migliori di ogni associazione possano essere messi in condizione di partire in meno di 1 ora dalla chiamata d’emergenza.

Tali squadre, composte ognuna da 8 persone dovranno essere però disposte appositamente nel territorio affinchè per essere efficaci, in meno di 1 ora si riesca a raggiungere qualsiasi punto della Regione.

Ovviamente dovremmo trovare soluzioni per reperire fondi, materiali e mezzi per renderglielo possibile ed in questo mi impegnerò già dal 31 maggio se diventerò il nuovo referente. Da anni altre PC regionali hanno adottato un sistema vincente attraverso cui i mezzi e le attrezzature pubbliche in possesso della Regione vengono affidate in comodato d’uso alle singole associazioni che possono usarli per esercitarsi e formarsi in tempo di pace, curandone l’adeguata manutenzione e sono in grado di disporne al meglio durante le emergenze. (Si veda Regione Lombardia).

Credo a tal punto in questo progetto che sono pronto a mettermi in gioco ed a svestirmi della tanto amata e contestata divisa ranger, dimettendomi anche dal ruolo di comandante il 30 maggio stesso davanti a voi se mi verrà conferita la carica, per poter così indossare, senza conflitti di interesse, la nuova veste di rappresentante di TUTTE le associazioni regionali e di TUTTI i volontari loro affiliati.

Sono consapevole che non posso farcela da solo, per questo creerò uno staff di volontari che sarà al mio fianco sul territorio, scelti per la loro particolare preparazione e/o conoscenza del contesto e delle peculiarità delle singole province.

Queste persone mi aiuteranno anche a ridurre il divario tra le associazioni che sulla carta hanno un gran numero di iscritti, ma che in operativa non si discostano dai numeri dei piccoli enti. Ogni associazione verrà valorizzata per l’effettiva operatività e disponibilità dei propri volontari.

Ora vi chiedo di iniziare a fare un punto della situazione della vostra associazione e di comunicarmi anche per iscritto quelle che sono, secondo voi, i principali punti di forza e le principali difficoltà in questo momento.

Tanti sono i punti sui quali lavorare e di certo la tutela dei volontari sarà tra i primi punti, così come lo sarà investire nella protezione civile di domani. Intendo incentivare e strutturare campagne di promozione del volontariato di PC soprattutto tra i più giovani, con l’obiettivo di creare una protezione civile junior, come quella già attiva nei Ranger, in cui i minorenni possano divertirsi nell’ottica comunque di acquisire fin da ora quelle competenze indispensabili per agire da adulti in contesto emergenziale.

Per questo progetto saranno indispensabili formatori sia per i campi che per le campagne di sensibilizzazione.

Infine vi anticipo che per poter operare in modo efficace sul territorio mi doterò di 2 uffici, uno centrale ed uno mobile che userò ogni settimana per muovermi e lavorare al fianco delle associazioni.

Credo infatti che per poter svolgere l’attività di rappresentanza nazionale insita nel ruolo di referente regionale sia indispensabile un costante e continuo contatto con le associazioni del territorio finalizzato a tessere una rete di relazioni interassociative che porterà la PC regionale a parlare tutte la stessa lingua.

Per questa ragione non accetterò il mero ruolo di rappresentanza e ascolto, ma condividerò con voi la mia operatività anche nell’interpretare questo ruolo istituzionale.

Vi ricordo comunque che per quanto posso crederci, se davvero vogliamo fare il cambiamento il primo passo concreto sarà quello di iscriverci tutti entro il 22 maggio all’interno del voloweb per confermare la nostra presenza alle elezioni.

Questo piccolo gesto ed il presentarsi il 30 maggio è già una prima dimostrazione che le cose possono cambiare e che, se ci crediamo davvero, i miracoli possono iniziare ad accadere.

Ringraziandovi per il sostegno e la fiducia che mi state dimostrando in questi giorni, ci tengo a ribadire che IO CI CREDO.

CHE IL CAMBIAMENTO ABBIA INIZIO!

Al vostro servizio.

Pace e bene,

Corrado Lazzarini