Essere un Ranger…emozione ed orgoglio del presidente
Essere un Ranger non vuol dire solo far parte di un’associazione. Essere un Ranger vuol dire allargare la propria famiglia, andare al di là delle etichette e degli individualismi, per mettersi in gioco e a disposizione del prossimo. Bisogna essere pronti a dare tutto per il prossimo, arrivando anche a muoversi in contesti emergenziali per tutelare la vita altrui e in occasione anche a rischiare la propria.
Essere un ranger vuol dire mettere al primo posto le necessità delle persone intorno a te, vuol dire saper aiutare e, a volte anche ridare speranza a chi l’ha persa.
Sono stata orgogliosa della dolcezza, umiltà e professionalità con la quale i miei ragazzi oggi sono riusciti a regalare un’emozione ad Angelino ed Artea, due anziani che anche se spaventati per il Covid dovevano sottoporsi allo stress di un trasloco.
Trasferirsi a 101 anni non è facile. Farlo durante il periodo del coronavirus meno, ed è per questo che di fronte alla richiesta del figlio, non abbiamo potuto far altro che dire “noi ci siamo e come sempre vogliamo fare la differenza!”.
È così che il semplice obiettivo di trasportare due anziani è divenuta voglia di trasformare un evento che per molti alla loro età potrebbe essere traumatico in un’emozione, quella di essere scortati come Vip da una squadra d’eccezione, rendendoli protagonisti della missione di oggi.
Sono orgogliosa di queste ragazze e di questi ragazzi dal cuore d’oro che con estrema semplicità riescono ogni volta a passare dall’operatività necessaria in contesto emergenziale, alla dolcezza e sensibilità necessari in contesto assistenziale.
Ciò che più mi sorprende ogni volta che li vedo in azione è la consapevolezza del Comandante Lazzarini, che anche questa volta è stato in prima linea a coordinare le attività e assicurandosi che tutto fosse di una precisione millimetrica, giacché per quanto la situazione sia stata alleggerita e resa gradevole, ogni errore, per quanto piccolo, avrebbe portato in casa degli anziani un nemico invisibile e mortale per loro.
Dalla paura all’emozione, questi sono i miei Ranger, un gruppo talmente preparato che sa trasformare e gestire ogni situazione che gli venga affidata in modo impeccabile.
Tanti sanno fare e fanno, pochi sanno fare e fanno come loro.
Non posso che ringraziare ognuno dei giovani ranger che non si tirano mai indietro quando c’è da dare una mano e donare un sorriso a chi è in difficoltà.
È un onore per me essere il vostro presidente e ricevere continui complimenti per il vostro operato.
Grazie di cuore ragazzi. Anche a nome dei familiari che commossi ed emozionati a loro volta hanno osservato l’arrivo nella nuova casa dei loro cari in totale sicurezza.
Il Presidente
Cecilia Paola Grassetti