Il sogno del volontario operativo

Il sogno più grande di ogni Uomo

è il poter sognare,

perché finché si sogna

si coltivano le speranze.

Quando si smette di sognare

finiscono anche le speranze

e dove non c’è speranza c’è il vuoto.

Comandante Corrado Lazzarini

Tutte le storie che ricordano e parlano di uomini che hanno lasciato il segno delle loro orme sulla sabbia hanno inizio con un sogno, un’aspirazione elevata, un ideale da concretizzare per portare un cambiamento. C’è chi sta lasciando le sue orme e non solo fa molto parlare molto di sé per la stravaganza delle sue idee che sanno andare a segno, essendo molto d’impatto e fuori da tutti gli schemi. Forse vi ricordate che nel 2001 una giovane atleta di Kung Fu altoatesina ha avuto come sponsor ufficiale le pompe funebri e che tale notizia ha risvegliato e calamitato a sé l’attenzione dei media sia italiani che stranieri: il promotore di tale iniziativa è lo stesso che ha dato vita al Corpo degli Angel Ranger, un Corpo di volontari sui generis ( e ora non solo più volontari ma veri e propri professionisti) , che fanno molto parlare di sé prima di tutto per via della divisa che impatta all’occhio e suscita emozioni diverse, poi per l’affidabilità che garantiscono in servizio per chi ha avuto la possibilità di avvalersi del loro sostegno.

Gli Angel Ranger sono quelli che sono perché alla base vi è un uomo che sogna e sta dando vita ad una figura nuova in Italia: quella del volontario professionista.

Il percorso del Comandante Corrado Lazzarini è stato ricco d’esperienze: la sua mania di perfezionismo lo ha sempre portato ad essere attaccato e criticato! E’ stato il primo Maestro di Kung Fu a portare e divulgare il Taijiquan a Bolzano e il suo centro benessere, in cui stava crescendo la scuola di Kung Fu, è stato etichettato come setta. Nonostante le critiche ha portato la scuola ai vertici mondiali, facendo vistosamente carriera per via delle vittorie sui tappeti nazionali ed internazionali, fino a divenire Commissario Tecnico della nazionale italiana. Anche nel mondo del Kung Fu ha dato fastidio a molti Maestri, che volevano commercializzare facilmente l’arte così sminuendola. Per la sua capacità di non avere peli sulla lingua e dire ciò che pensa, con cognizione di causa e buon senso, è stato mandato via dall’università di Scienze Motorie di Verona, visto che ha dato dell’incompetente ad un professore per come faceva fare malamente gli esercizi, rischiando di nuocere alla salute dei legamenti degli studenti. Per non parlare poi del disaccordo sulla modalità di creare corsi di formazione nella giunta Coni di Trento, della mancanza di sportività sui tappeti del combattimento sportivo, dove la vita dell’atleta non veniva tutelata per nulla nemmeno dagli stessi Maestri, dall’incompetenza di altri che si definivano tali e arbitravano senza alcun criterio le competizioni: tutto ciò lo ha portato a ritirarsi così dal mondo, ricevendo anche per questa scelta le critiche dei Maestri che non accettavano la sua uscita di scena. Un’altra nota da sottolineare è che è sempre stato più semplice, anche da parte di coloro che senza neppure conoscerlo di persona, attribuirgli la colpa di plagiare e circuire le persone, piuttosto che riconoscere le sue capacità di saper far emergere le potenzialità da coloro che seguivano i suoi insegnamenti, rendendole persone più forti, speciali e sicuramente diverse da ciò che erano. Queste sono caratteristiche che solo una persona carismatica realmente e concretamente possiede, ma il diverso e soprattutto i cambiamenti spaventano, disturbano e sconvolgono l’abitudinarietà della vita. Non è un crimine render autonome, sicure di sé e dei propri mezzi le persone, ma un dono, uno strumento fondamentale per non cadere nella mediocrità e nella superficialità.

Ancora oggi però coglie ogni occasione per crescere e migliorarsi: da ciascuna delle persone che lo circondano coglie un particolare positivo nell’atteggiamento o nel parlare e facendolo diventare suo perfeziona il suo carattere e il suo comportamento. Così ha fatto sua anche l’idea di volontariato professionistico: tramite infatti, i numerosi viaggi come Commissario Tecnico della nazionale di Kung Fu ha riscontrato nel mondo un volontariato altamente preparato (in particolar modo in Germania, Spagna e Portogallo), mentre quello italiano, nonostante che i numeri delle unità siano di gran lunga maggiori al confronto di quelle straniere, è decisamente scadente. Non solo: vi sono motivi ancora più profondi e le ferite interiori necessitano di azioni concrete per cicatrizzarsi. Ha infatti partecipato da soldato al disastro di Stava ed armato di una semplice pala, impreparato per la giovane età e per la mancanza di una formazione adeguata allo scenario che lo avrebbe travolto emotivamente, ha scavato nella melma per cercare dei sopravvissuti. Non occorre aggiungere altro in merito, per comprendere che da quella esperienza è nato un desiderio: evitare che altri giovani subiscano un’esperienza di tale portata e coltivando questo desiderio si è delineato nel tempo appunto il percorso che lo ha portato a far nascere gli Angel Ranger, per preparare su tutti i fronti, da tutti i punti di vista, chi interviene in emergenza o comunque offre un servizio di supporto alla popolazione.

Allora il Maestro, oggi il Comandante Corrado Lazzarini continua a circondarsi di persone che vogliono fare la differenza: dal 1998 al 2011 preparava giovani ragazzi che si allenavano tutti i giorni per gareggiare su un tappeto di gara italiano o internazionale e per salire sul podio più alto, onorando così, con la mano sul cuore, l’inno nazionale; oggi prepara uomini e donne più o meno giovani, che ancora di più si allenano e si addestrano e si formano,  perché sulla strada tutelano e garantiscono l’incolumità della vita delle persone.

“Non voglio passare la vita

rincorrendo un sogno,

voglio vivere il sogno!”

Comandante Corrado Lazzarini

E così è!

Gli Angel Ranger sono una realtà concreta, ancora piccola, ma fastidiosa per coloro che non vogliono comprendere che la qualità necessita di sacrifici per raggiungere una preparazione adeguata dal punto di vista fisico, mentale ed emotivo.

Il Comandante Lazzarini mette sul campo prima di tutto persone che hanno fatto dei valori il loro codice di vita e in virtù dei quali sanno di poter mettere anche a repentaglio la propria vita.

Pertanto la professionalità deve sostituire assolutamente l’impreparazione, che in più di un’occasione ha portato purtroppo molti volontari alla morte prematura, non certo per spirito di sacrificio, ma per errori ahimè solo di pura superficialità, causati magari anche da altri.

Basta dunque con un volontariato approssimato, la sola buona volontà non è più sufficiente per garantire l’incolumità della vita, propria e altrui: la vita è sacra, è un dono preziosissimo e va tutelata armando chi vuole avere un ruolo valoroso di tutte le competenze, astuzie ed abilità per poter svolgere al meglio il proprio lavoro.

Capo Reparto Corpo Specializzato

Maestro Laura Perrone