La nostra divisa: facciamo chiarezza!

Perché una divisa mimetica?

La decisione di adottare una divisa mimetica particolare come la nostra non è di certo casuale o immotivata, bensì ha l’intenzione di trasmettere un’idea chiara e ben definita che è frutto della condivisione di tutto il gruppo fondatore degli Angel Ranger. Questa scelta non è stata di certo presa a cuor leggero né in barba alla vigenti normative in materia, né con lo scopo di emulare o sembrare chi non siamo, vista anche la netta differenza di impiego operativo. In primo luogo le abbiamo scelte per le qualità tecniche ed operative dei tessuti e della foggia, visto che per resistenza, comodità e praticità di impiego sono state create ad hoc per chi opera in settori “emergenziali” anche se di natura diversa.

Il motivo principale che ci ha indirizzato verso questa decisione è proprio l’impatto e la visibilità di tale divisa scelta per rappresentare la grande preparazione e professionalità dei nostri operatori che si addestrano 15 – 20 ore a setimana. La divisa mimetica trasmette la sicurezza propria di chi indossa una divisa simile per professione, distinguendosi dal volontario classico che spesso, ma non sempre, è armato più di buona volontà piuttosto che di formazione teorico/pratica e vive la scelta del volontariato in contesti emergenziali come un hobby o come un’opportunità ricreativo-sociale in cui fare gruppo e indossare una divisa, qualunque essa sia, per acquisire preparazione e carisma solamente nell’indossarla.

La scelta di non indossare un certo tipo di divise già usate da altre associazioni non intende disprezzare nessuno, tanto meno tanta brava gente che dedica il proprio tempo al volontariato e milita in diverse associazioni. Allo stesso tempo però vogliamo che alla nostra divisa sia associato un messaggio diverso di alta preparazione, formazione e addestramento costante che contraddistingue la nostra associazione e caratterizzi gli Angel Ranger rendendoli riconoscibili in un modo unico, in un connubio tra la forma ed il contenuto.

Inoltre, vogliamo rassicurare tutti che le divise che indossiamo, come anche le modalità con cui vengono indossate, sono assolutamente legali in quanto non riconducibili a nessun corpo/reparto italiano e soprattutto sono prive di simboli (le stellette a 5 punte che identificano l’appartenenza alle forze armate cucite sul colletto) e dei gradi ufficiali che sono prerogativa delle forze armate/dell’ordine.

Prima di adottare queste divise ci siamo ampiamente documentati, ricevendo risposta negativa alla richiesta di presenza di linee guida in merito alle caratteristiche dell’abbigliamento sia a livello nazionale (Dipartimento di Protezione Civile) sia a livello regionale (Responsabile Volontariato di Protezione Civile Marche).

Nonostante ciò siamo consapevoli che ad occhio inesperto possa comunque generare incertezza o confusione, perché la mimetica viene associata all’esercito o alle forze armate in genere, ma come per ogni cosa è la volontà di informarsi che permette di discernere fra l’idea che ci si può fare e la realtà.

Perché il basco Amaranto?

All’interno degli Angel Ranger questo copricapo è riservato ad un ristrettissimo gruppo che rappresenta il “Corpo Speciale” della nostra associazione, ovvero le migliori unità, forti di un duro addestramento quotidiano in svariati ambiti operativi e di anni di servizio effettivo. Ed è proprio in quest’ottica che è stato scelto il basco di color “Amaranto”, in segno di stima e rispetto verso coloro che tanto hanno sacrificato senza mai arrendersi e che dimostrano sul campo di essere i migliori. Per chi reputa un insulto o un uso improprio di un simbolo di grande valore storico italiano che si rifà alle gesta della “Folgore”, teniamo a precisare che non c’è alcuna normativa che vieta l’utilizzo di questo copricapo che, oltre ad essere usato dalla Folgore, è storicamente nei paese Baschi un cappello contadino, mentre in Italia fino a dopo la Seconda Guerra Mondiale era molto diffuso nella classe operaia.

Non è nel nostro stile essere chi non siamo o essere scambiati per qualcun’altro indossando semplicemente un abito, ne vogliamo scimmiottare o mancare di rispetto a nessuno. Come per la divisa mimetica il basco è per noi un simbolo che ci sprona ad essere sempre migliori, a non mollare mai di fronte a qualsiasi difficoltà, un simbolo di grande orgoglio Italiano che abbiamo riservato ai corpi speciali.

La divisa mimetica è di buon gusto?

Il buon gusto rientra nella sfera del soggettivo e dell’opinabile, tanto più in questi tempi in cui in giro si vede tutto ed il contrario di tutto. Chi è che decide se una cosa è bella o brutta, se trasmette valori positivi o genera terrorismo psicologico, se è appropriata o addirittura talmente fuori luogo da essere segnalata o perseguita? Oggi viviamo nell’epoca dei social in cui ciascun privato cittadino si sente in “dovere” di sostituirsi alle istituzioni preposte e si erige al tempo stesso giudice e giustiziere intraprendendo crociate personali che veicola sui social come vere e proprie battaglie morali, al suon di processi mediatici, mala informazione, complottismo e qualunquismo militante.

Con la nostra scelta non vogliamo urtare la sensibilità di nessuno e in questi anni di militanza abbiamo raccolto tantissime opinioni contrastanti. C’è chi ci manifesta apprezzamento perché si sente tutelato e protetto semplicemente nel vedere la presenza di una tale divisa, chi invece, più o meno esplicitamente, manifesta il suo dissenso verso la mimetica perché gli ricorda la guerra e, a loro parere, risulta fuori luogo. C’è chi dice che è un ottimo deterrente verso chi voglia compiere azioni illecite o moleste e c’è chi resta totalmente indifferente a tale abbigliamento, guardando solo la preparazione e la competenza degli operatori che stanno tutelando anche la sua sicurezza.

Abbiamo ricevuto apprezzamenti per essere più discreti e meno impattanti pur indossando la nostra divisa alto profilo rispetto ad associazioni che indossano la divisa giallo fluorescente. C’è chi resta perplesso e chi si sente sicuro solamente alla nostra presenza all’evento.

Come si dice, il mondo è bello perché e vario! Noi vogliamo restare fuori dalle opinioni personali e dalle polemiche sul buon gusto.

Quello che vogliamo sia cristallino è che non è nei nostri intenti né nei nostri interessi urtare la sensibilità della società civile risultando esagerati o eccessivi. L’alta visibilità è finalizzata ad esigenze operative e viene adoperata con cognizione di causa. Per noi la divisa mimetica è un simbolo che come qualsiasi altro va rispettato e portato con dignità, dimostrandosi meritevoli in ogni occasione ed per noi un monito a fare tutto nel migliore dei modi. Siamo certi che queste motivazioni non rientrano tra le cose di cattivo gusto

Ma chi siete? Protezione Civile? Volontari? Professionisti? 

La Protezione Civile è il coordinamento delle azioni delle istituzioni, enti, corpi che intervengono in caso di eventi calamitosi, catastrofi, situazioni di emergenza in genere, a livello locale e nazionale, al fine di garantire l’incolumità delle persone, dei beni e dell’ambiente. Oltre ai Vigili del fuoco, oltre a tutti i corpi delle forze dell’ordine, oltre a tutte le pubbliche assistenze sanitarie di qualsiasi tipologia, oltre alle protezione civile comunale, regionale e nazionale fanno parte delle forze della protezione civile tutte quelle associazioni di volontariato che si costituiscono con tale scopo sociale, si iscrivono regolarmente all’albo regionale o nazionale e che, rispettando tutti i requisiti previsti dalla legge, possono essere attivate in caso di emergenze.

Quando sono attivate come forze di protezione civile possono ovviamente effettuare solo alcune mansioni specifiche e ben definite, devono rispettare le circolari emanate dal dipartimento di protezione civile nazionale e attenersi in modo rigoroso alle direttive e alle mansioni assegnate.

Quando invece agiscono liberamente in manifestazioni o occasioni in cui svolgono volontariamente il loro scopo sociale, se adeguatamente formati e brevettati, i volontari delle suddette associazioni possono svolgere delle mansioni che non vengono attribuite ai volontari della protezione civile. Il tutto sempre rispettando i termini di legge e svolgendo attività inerenti allo statuto e allo scopo sociale dell’associazione.

Un esempio concreto su tutti che chiarisce la differenza che vogliamo sottolineare è l’attività di antincendio ed evacuazione.

Anche se perfettamente abilitato e brevettato un volontario di protezione civile non potrà mai svolgere le suddette attività perché per legge non sono attività adibite ad un volontario che presti servizio in ambito di protezione civile. Infatti per quanto riguarda l’antincendio un volontario di protezione civile può svolgere solamente mansioni di AIB, antincendio boschivo. La stessa persona invece potrà liberamente farlo se vorrà prestare servizio ad una manifestazione con la sua associazione.

Gli Angel Ranger rientrano in questo tipo di associazioni di volontariato, ecco spiegato perché a volte ci vedrete operare in determinati modi e svolgere alcune mansioni che invece non metteremo in atto in altri contesti.

Come associazione di volontariato autonoma non riceviamo fondi dallo stato e ci sosteniamo svolgendo dei servizi di safety, antincendio ed evacuazione previsti per le manifestazioni pubbliche dalle circolari Gabrielli, Morcone e Piantedosi e i Decreti Ministeriali di riferimento (18.03.1996 e 19.08.1996). I volontari svolgono i servizi con professionalità elevata e a titolo gratuito. L’associazione riceve un rimborso spese che utilizziamo per comprare il materiale necessario al servizio.

Un’altra sfaccettature degli Angel Ranger è la società cooperativa che trasforma il volontariato in professionismo. La stessa è stata aperta per l’organizzazione di eventi con pacchetti “chiavi in mano”, che curano l’evento in toto dalla sicurezza alla logistica, alla promozione, ai rapporti con le istituzioni secondo le necessità del cliente. Grazie alla cooperativa gli Angel Ranger sono riusciti a realizzare il loro sogni più grande, fare della loro passione la loro professione riuscendo a garantire anche prestazioni lavorative ai volontari più meritevoli e preparati.

Perché sareste più preparati degli altri?

La vera differenza rispetto alle altre associazioni è la nostra formazione. Per noi Angel Ranger la formazione di qualità è alla base di tutto. L’associazione stessa è nata proprio perché non ci è bastata l’insufficiente formazione che come tutti abbiamo fatto prima di essere abilitati come volontari di protezione civile: solo le 4 ore del corso base A1. Per questo motivo il primo anno della nostra associazione l’abbiamo passato a formarci a 360°, senza scendere in campo in nessun tipo di attività o servizio. Oltre alle competenze tecniche acquisite anche fuori regione, siamo diventati formatori e abbiamo creato una cosa più unica che rara: l’AIV, Accademia Italiana per il Volontariato. Il primo ente di formazione fatto da volontari per i volontari, accreditato come ente di formazione dalla Regione Marche. Abbiamo creato dei corsi unici in Italia e specifici per la formazione di volontari che debbano svolgere servizi di safety in manifestazioni di vario genere, dandogli la formazione necessaria per compiere i loro compiti in sicurezza per se stessi e per gli altri. Per rendere l’idea di quanto teniamo alla formazione, per diventare un volontario Angel Ranger si deve superare un esame per il quale si è ammessi soltanto una volta superati con successo il corso di logistica da campo, il corso di safety, il corso di primo soccorso sanitario, il corso di operatore della sicurezza dello sport su strada e il corso antincendio ed evacuazione alto rischio.

Per questo ci sentirete spesso dire che siamo volontari professionisti, perché la nostra formazione e la nostra preparazione non ha nulla a che invidiare a quella di chi lavora nell’emergenza.

Provare per credere! Siete tutti invitati come nostri ospiti anche senza prenotazione a partecipare ad uno dei nostri allenamenti qualsiasi giorno della settimana da lunedì a domenica dalle ore 17.00 in poi, compresi Natale, Pasqua e festività varie.