Discorso d’inizio anno!

Cari amici, conoscenti o semplici lettori, pace e bene.

Con il 2019 è terminato un altro anno ricco di soddisfazioni e di grandi frutti. Frutti che hanno colto soprattutto le tante persone che hanno potuto usufruire delle numerose attività che abbiamo svolto sia nel settore socio assistenziale con i Messaggeri del Tempo, sia nella sicurezza e nella formazione con gli Angel Ranger ODV. Il 2019 sarà sicuramente da ricordare per la “costruzione”, o meglio per la costituzione di due pilastri importanti: la Fondazione Pace e Bene Onlus di cui sono stato l’ideatore e la Società Cooperativa Angel Ranger in cui ho assunto la carica di Presidente.

Tutte realtà che benché indipendenti, attraverso la loro collaborazione, hanno ottenuto grandi risultati, inimmaginabili fino a 2 anni fa.

Vi scrivo, non tanto per elencarvi i risultati raggiunti, quanto per condividere insieme l’emozione che essi mi hanno suscitato.

Partirei dalla nostra associazione più “anziana”, che ormai ha quasi 4 anni: i Messaggeri del Tempo. Le parole che posso scrivere sui Messaggeri non potranno mai eguagliare i chilometri percorsi in giro per le Marche e per l’Italia dai nostri volontari. Il 2019 ha segnato 2 grandi traguardi: l’attuazione del bando regionale vinto “1 pacchetto alimentare per tutti: Unione Montana dei Sibillini” e l’adozione, insieme agli Angel Ranger e alla Fondazione Pace e Bene, di ben due ospedali in Senegal! Attraverso il bando abbiamo realizzato un desiderio che ci animava sin dall’anno della nostra nascita nel 2016. Come tutti ricorderanno questo è stato l’anno dei terremoti, a tal proposito i Ranger, nati sei mesi dopo i Messaggeri, furono concepiti proprio poter dare un aiuto alla popolazione colpita dal sisma.

All’epoca ci chiesero di aspettare e di offrire il nostro contributo a riflettori spenti, quando il clamore dei media si sarebbe esaurito, visto che a caldo arrivava tutto il necessario. Così, a distanza di 3 anni, il nostro sostegno è giunto proprio nel momento più opportuno, suscitando gratitudine e soddisfazione sia della popolazione, sia delle amministrazioni locali che hanno apprezzato molto il nostro operato. Grazie al bando inoltre abbiamo potuto assumere i primi dipendenti che hanno avuto modo di organizzare e sostenere le attività dell’associazione e hanno trovato nuovi importanti benefattori. Con l’autunno il progetto è terminato dopo notevoli sforzi da parte dei nostri volontari, che fra raccolta e distribuzione dei beni hanno dedicato tantissime ore e fatica, percorrendo diverse migliaia di chilometri. Ciò nonostante il loro desiderio di poter ricominciare la distribuzione, di non abbandonare i nostri assistiti, porta me e tutto il Consiglio Direttivo a cercare nuove soluzioni per continuare l’opera appena iniziata. A tutti i nostri beneficiari voglio assicurare che faremo il possibile affinché l’attività dello scorso anno non sia stata solo una meteora, ma un punto di inizio per continuare sia ad aiutarvi nelle vostre necessità, sia a creare quelle opportunità e a fornire quelle conoscenze che possono essere utili per uscire dalle difficoltà in cui vi trovate.

Come ben sapete in generale il nostro obiettivo non è quello di creare un sistema passivo di assistenza, ma una realtà capace di soddisfare temporaneamente le esigenze delle persone, fornendo loro formazione e competenze anche per introdurle nel mondo del lavoro e per migliorare le loro condizioni di vita o comunque per superare il loro momento di indigenza. Abbiamo quindi organizzato, in collaborazione con l’Accademia Italiana per il Volontariato, i primi corsi di formazione per pizzaioli, per la realizzazione di confetture e di economia domestica, proprio a dimostrare che dare un aiuto per noi significa anche saper dare anche conoscenze grazie alle quali si possono ridurre gli sprechi, nel rispetto dell’ambiente.

Che i Messaggeri del Tempo non siano nati solo per aiutare il prossimo nella nostra regione, lo si poteva capire con le filiali aperte anche in altre zone del territorio italiano, ma forse in pochi si sarebbero aspettati che potessimo fornire il nostro aiuto anche all’estero. Ho espresso da sempre ai miei collaboratori, specie quelli “più datati”, il desiderio di portare aiuti umanitari nei Paesi in via di sviluppo. La mia idea non è stata mai quella di dare aiuti generici, senza sapere e conoscere il beneficiario, ma di essere io in prima persona a farmi carico delle esigenze delle persone da aiutare e di portare direttamente il materiale ai destinatari, essendo certo del loro reale bisogno. Con gli ospedali in Senegal è stato proprio così, abbiamo unito le forze di tutte le nostre associazioni e dei nostri volontari e, proprio poco prima di Natale, siamo riusciti a far partire il primo carico alla volta di Dakar; da qui il materiale sanitario, insieme a letti, materassi ed un’ambulanza raggiungeranno nel mese di gennaio gli ospedali di un villaggio e di un piccola cittadina del Senegal. Il progetto poi non sarà fine a se stesso, perché siamo e saremo sempre attenti alle esigenze che avranno le due strutture sanitarie, pronti per nuove ricerche e nuovi carichi qualora ce lo richiedessero. Questo risultato è forse quello che mi inorgoglisce di più, perché in Italia nessuno, che non voglia, si può trovare in condizioni di povertà assoluta, senza un’assistenza sanitaria o sociale, riuscire invece ad arrivare in Africa senza organizzazioni intermediarie, dando una mano in ambito sanitario, significa che avremmo dato un aiuto concreto e tangibile a salvare vite e a migliorare le condizioni di degenza degli ammalati. Immagino i pazienti salvati perché trasportati all’ospedale in ambulanza per un’urgenza, immagino il loro comfort sdraiati su un letto, invece che giacere su una rete priva di materassi, come ho potuto constatare.

Voglio precisare e sottolineare che se abbiamo potuto realizzare tutto questo è grazie ai nostri benefattori e al lavoro di ricerca e recupero del materiale eseguito dai nostri volontari, che non smetterò mai di ringraziare.

Ovviamente i Messaggeri non hanno abbandonato e non abbandoneranno le famiglie della nostra regione: hanno continuato ad elargire beni di ogni genere, anche attinenti alla pulizia e all’igiene o all’alimentazione degli animali domestici.

Se i Messaggeri hanno condotto molti chilometri, i Ranger sono stati il loro braccio operativo, con i propri volontari ed i propri mezzi. Ovviamente la loro attività principale è stata e rimarrà quella legata alla sicurezza (antincendio, safety, primo soccorso) di eventi e competizioni sportive. Gli eventi di quest’anno sono stati tanti ed intensi, alcuni sono risultati molto impegnativi, altri ci hanno visto organizzare in prima persona la sicurezza, come la delicata notte di Capodanno in piazza a Macerata, o eventi sportivi di spicco  a carattere nazionale quale la Conero Triathlon, nella quale abbiamo coordinato poco meno di un centinaio di volontari, o le partite di basket di una società sportiva in serie A. Abbiamo accompagnato e “scortato” cantanti  e personaggi di spicco, seguito concerti, siamo stati presenti in tutte le  provincie delle Marche da Pesaro ad Ascoli. Tuttavia anche in questo caso due sono gli eventi che mi stanno più a cuore: il primo era programmato e desiderato da tempo, il secondo è stata una graditissima sorpresa. Partirò proprio da quest’ultimo: non sono solito fare nomi, specie quando scrivo, ma se c’è una persona meritevole di essere menzionata e che è stata importante per gli Angel Ranger in questo 2019 e che lo sarà, me lo auguro, anche in futuro, questa è Mustapha Diop. Voglio ringraziarlo fraternamente per tutto quello che ha fatto e sta facendo con e per i Ranger. Il suo arrivo lo scorso febbraio ha dato un’impronta forte ed uno slancio enorme alle nostre attività, facendo conoscere la nostra realtà anche al mondo senegalese. Grazie a lui abbiamo avviato e stiamo avviando tanti progetti (l’adozione degli ospedali in Senegal è un esempio), ha aperto la nostra associazione al confronto con culture e religioni diverse, ci ha dato la possibilità di comprendere che queste possono convivere e collaborare insieme fraternamente con rispetto e con sincerità. Non ho intenzione di elencare tutto ciò che ha fatto Moustapha, ma solo di esprimere la mia riconoscenza principalmente per un motivo: fra i volontari è quello che, col cuore, crede di più nel progetto Ranger, a tal punto da fargli esclamare una sera: “Ranger si diventa e Ranger si muore!“, frase che è diventata un nostro motto, riportato fra l’altro sul retro dei nostri diplomi. Non ho mai visto nessuno convinto e motivato in tal modo… sono certo che con persone così potremo raggiungere grandi traguardi!

Come dico spesso e non mi stancherò di ripeterlo, per i Ranger e non solo per il loro ambito, la formazione è il primo pilastro da curare per poter dare qualità. Ho sempre dato grande importanza ed enfasi a questo aspetto, per tale ragione il mio secondo motivo di orgoglio è il riconoscimento regionale e l’avviamento dell’AIV: l’Accademia Italiana per il Volontariato, primo ente di formazione gratuito in Italia dedicato appunto al mondo del volontariato.

In un anno di attività abbiamo realizzato 4 corsi antincendio alto rischio con abilitazione presso i Vigili del Fuoco di Macerata, 2 corsi di safety, un corso di sicurezza degli sport su strada (innovativo ed unico nel suo genere), corsi di guida in emergenza e primo soccorso. E’ in cantiere a breve anche il primo corso per Addetti ai servizi di controllo, corsi di capo squadra e tanto altro ancora. AIV significa anche istruzione a livello scolastico di ogni ordine e grado, per realizzare questo è stato stipulato un patto d’intesa con l’università Pegaso e prossimamente con un istituto di scuole superiori.

Il 2019 per i Ranger è stato anche un anno di espansione, in Campania a Salerno, in Veneto a Verona e in Trentino a Faedo. In particolare in quest’ultima località stiamo realizzando, con i Messaggeri del Tempo e con la Fondazione, oltre ad una sede operativa Ranger, anche una residenza in montagna per far trascorrere delle vacanze alle famiglie in difficoltà economica che non possono permetterselo. A gennaio abbiamo cominciato i lavori di ristrutturazione dell’abitazione che dureranno fino alla prossima primavera. Contiamo che dall’estate 2020 si possa cominciare con il progetto ospitando le prime famiglie. Faedo sarà anche una sede operativa dove poter svolgere addestramenti in montagna e dove abbiamo instaurato già le prime collaborazioni con il Comune ed i Vigili del fuoco. Ci tengo a comunicare a tutti i Ranger che la sede sarà operativa tutto l’anno e che i volontari Ranger potranno trascorrere con la propria famiglia un periodo di vacanza e formazione nella natura… non so quante associazioni in Italia, senza contributi pubblici, riescano a fare tanto!

Un risultato importantissimo infine è l’insediamento prossimo della sede regionale delle Marche a Santa Maria Nuova, questo obiettivo fondamentale è un altro motivo d’orgoglio perché finalmente stiamo realizzando il sogno che avevo da quando sono nati i Ranger: creare delle sedi distaccate che operino e siano preparate allo stesso modo in tutta Italia. A Santa Maria Nuova abbiamo trovato volontari davvero molto disponibili e preparati che hanno frequentato con profitto i corsi AIV, hanno saputo entrare in sintonia con il nostro modus operandi e sono diventati della famiglia. Hanno una preparazione ottima ed un grande carisma: sono certo che sapranno da essere d’esempio e di riferimento per i Ranger delle Marche!

Finalmente dopo tanti anni, dal 2019 abbiamo aggiunto al nostro staff anche un giovane professionista che cura la nostra immagine, attraverso la pagina web, i social network e in genere tutto quanto concerne la promozione dei Ranger. Una figura, che cercavamo da sempre, pur non trovando mai la persona idonea che potesse prendere questo incarico. Con Gabriele Tosti, a cui rivolgo un ringraziamento speciale, abbiamo trovato “l’uomo” giusto al momento giusto che si è integrato ottimamente con il nostro ambiente. Questo ha dato modo di creare un’efficace collaborazione, oltre che un bellissimo rapporto.

Viste le tante richieste di servizi, molte delle quali sono state rifiutate per la mancanza di personale, gli Angel Ranger hanno voluto fare un ulteriore balzo in avanti, aprendosi al professionismo. Infatti nel 2019 è nata la Soc. Coop. Angel Ranger che si occupa di prestare consulenze, oltre che organizzare e pianificare la sicurezza di eventi, come in ad esempio le partite in serie A della già citata squadra Poderosa Basket. Un passo importante ed impegnativo, volto a dare un’ulteriore impronta di professionalità e offrendo la possibilità di creare nuovi posti di lavoro. Per questo la Soc. Coop. collabora strettamente sia con gli Angel Ranger, che con l’AIV. Infatti ai volontari più meritevoli e capaci sarà data la possibilità, come dice il nostro motto, “di fare della propria passione e della propria vocazione, la propria professione”.

Per tanti anni ho rincorso un sogno, che ci ha portato dopo un lungo peregrinare nelle campagne di Montelupone e che in seguito, in diverse occasioni, ci stava facendo allontanare dalle Marche. Ho sempre visto nella costituzione di una Fondazione una struttura che potesse essere interamente impegnata nel sociale, che potesse accogliere e sostenere tutti coloro che abbracciassero uno stile di vita dedito al prossimo, a tutela sia della persona che dell’ambiente in cui viviamo. La Fondazione Pace e Bene abbraccia al meglio queste prerogative che sono le fondamenta del mondo della solidarietà. Un mondo però non fatto di un volontariato “mordi e fuggi”, quanto piuttosto di un impegno costante e serio, che duri nel tempo, e che sia capace di portare a termine progetti importanti che rimangano anche per generazioni. Da gennaio così è nata la Fondazione Pace e Bene, che dopo i primi mesi di rodaggio, a partire da questa estate ha cominciato a compiere i primi importanti passi, acquistando un terreno dove far crescere da zero un bosco, che appunto fa parte di uno di quei sogni nutriti da sempre: una terra così largamente sfruttata dall’agricoltura ha bisogno di un angolo di paradiso, dove le piante possano crescere naturalmente e gli animali possano trovare un ricovero, in particolare per le specie protette o per gli esemplari feriti. Una terra così fragile ed instabile, ha bisogno di radici forti che impediscano le erosioni cause di innumerevoli frane e smottamenti. Un bosco dove trovare un rapporto con la natura diverso, più intenso e autentico, lontano dai tanti mondi virtuali imposti dalla società, è il motivo della nascita dell’”Oasi di Luce e Amore”: un parco naturale che si sta già ingrandendo e sta già prendendo forma. Tutti sono invitati a partecipare alla messa a dimora delle oltre 4000 piante; il loro contributo infatti rimarrà tangibile per sempre, poiché ogni albero sarà dotato di un’etichetta che porterà per sempre il nome della persona che l’avrà piantato.

Per quanto bello, il passato è passato e tale deve rimanere. Ora è il momento di non gongolarsi su quanto realizzato, ma di proiettarsi verso il futuro, sia per migliorare l’esistente, sia per progettare nuove iniziative. Il 2020 sarà un anno ancora più intenso del precedente: come più volte ripetuto le attività formative saranno le fondamenta per le nostre associazioni e per tutte quelle che si occupano di volontariato; oltre ai corsi già rodati ce ne saranno di nuovi, sempre più specializzanti ed importanti. Punteremo molto alla ricerca di nuovi volontari, che possano dare il proprio contributo, così come amplieremo le iniziative per le persone disagiate e le attività Ranger.

Il progetto che però mi sta più a cuore per il 2020 e che mi emoziona è un “Un anno per la vita”, un’iniziativa ambiziosa rivolta a giovani con età fino ai 28 anni, che vogliano provare a vivere l’esperienza di donare un anno della propria vita al prossimo, facendo il volontario h24 per 5 giorni a settimana. Il progetto è rivolto soprattutto, ma non esclusivamente, a giovani senza lavoro. Ovviamente questo anno donato per i partecipanti non rimarrebbe fine a se stesso, infatti i volontari, oltre a ricevere vitto e alloggio, verranno opportunamente formati in base alle loro inclinazioni, in modo che al termine dell’anno siano più competitivi per entrare nel mondo del lavoro. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Pace e Bene in collaborazione con i Messaggeri ed i Ranger, inserirà i giovani partecipanti nella realtà delle nostre organizzazioni e darà l’opportunità, attraverso l’AIV, anche di partecipare a corsi formativi e tirocini con il rilascio di attestati di profitto validi sia in regione che su territorio nazionale. Il progetto avrà quindi un duplice obiettivo: quello di sostenere il mondo del volontariato e le famiglie disagiate e quello di dare l’opportunità a chi aderirà di formarsi e di vivere un’esperienza unica ed irripetibile nella loro vita. Come scritto in precedenza, pur non escludendo nessuno, mi rivolgo soprattutto ai giovani in difficoltà, che nella vita continuano a trovare porte chiuse, che vogliano soprattutto mettersi in gioco, che abbiano spirito di sacrificio ma che siano anche ambiziosi e che per un anno vogliano vivere in un modo diverso, dediti al prossimo. A tutti loro e a tutti coloro che possono conoscere giovani con tali caratteristiche, rivolgo l’invito a prendere informazioni su “Un anno per la vita”. Mi piacerebbe che questa iniziativa diventi virale e che ognuno di voi mi desse una mano a divulgarla. Chi mi conosce sa che non sono una persona avventata e che pondero bene ogni parola ed ogni cosa: so che questo progetto potrà dare molto a tutti, alla società, ai ragazzi, ai nostri beneficiari, e alle nostre attività

… aiutateci a diffonderla!

Il 2020 non si concentrerà solo su “Un anno per la vita”, ma terrà grandi novità in serbo per tutti! La prima, che vi anticipo, sarà rappresentata dalle nuove sedi in cantiere dei Ranger e dei Messaggeri. Infatti in collaborazione con la Fondazione Pace e Bene è in atto un progetto per trasferire le nostre sedi sempre a Montelupone, ma in locali studiati ad hoc per le nostre esigenze, locali per la formazione, spazi per gli addestramenti al chiuso e all’aperto, magazzini e tanto altro ancora. Non so quantificare i tempi di realizzazione, potrebbero volerci anche alcuni anni, però certamente da quest’anno partiranno i primi lavori.

So di essermi dilungato abbastanza in questa mia relazione di inizio anno, tuttavia essa riassume solo alcuni aspetti di una stagione davvero molto intensa, ricca di soddisfazioni, e con qualche immancabile “bastone messo fra le ruote”. Questi fanno parte del percorso, e ci servono solo per fortificarci e rendere le nostre spalle più grosse. Quello che stiamo realizzando è un qualcosa di unico ed irripetibile in Italia e forse anche il mondo, per il quale si può collaborare attivamente o anche solamente standoci vicini e diffondendo il messaggio di solidarietà che stiamo trasmettendo, affinché questo diventi virale e possa essere conosciuto ovunque.

Pace e bene

M° Corrado Lazzarini