Nuovi Ranger operativi

Richiestissimi da più parti, gli Angel Ranger in questi anni si sono distinti per la loro professionalità e per la loro competenza. Più volte abbiamo rimarcato quanto la formazione sia la base su cui fondano le loro capacità. Gli addestramenti duri preparano i volontari ad affrontare il peggio e le situazioni più difficili, così anche gli esami di ammissione sono molto intensi e testano la preparazione effettiva degli aspiranti Ranger. Infatti dopo i primi sei mesi, in cui le “nuove leve” conoscono la realtà dell’associazione, ed acquisiscono i titoli minimi per poter svolgere le relative attività, i volontari sostengono un esame di ammissione al corpo dei Ranger. Il test, unico nel suo genere, non rappresenta solo un momento di valutazione tecnica delle abilità e delle conoscenze acquisite, ma anche un’occasione per fare squadra e per conoscersi, specie nei momenti di difficoltà. “Sia in ambito di protezione civile, sia nella sicurezza di eventi come addetti antincendio o di primo soccorso, non sappiamo mai a priori le condizioni in cui potremo operare e quale sia la pressione a cui saremo sottoposti – ci spiega il comandante Ranger Corrado Lazzarini-. Per questo motivo l’esame di ammissione ai Ranger è molto particolare ed intenso. E’ ideato per riprodurre situazioni di emergenza e di urgenza, mirando prima di tutto a creare una squadra ed un gruppo coeso, che possa affrontare e risolvere le situazioni difficili, non solo tecniche o pratiche, ma anche quelle dovute a stress psicofisico.”

Per fare questo l’esame di ammissione dura ben 24 ore! Nell’arco di questo tempo vengono simulati diversi scenari, che la squadra deve affrontare e risolvere insieme. I tempi di recupero sono minimi e quindi la stanchezza va a miniare la lucidità di giudizio. “E’ proprio in questo momento che esce fuori la forza del gruppo – continua il comandante Lazzarini – quando si condividono le difficoltà, specie se si è stanchi. Spesso si rischia che ogni singolo individuo voglia imporre le proprie idee, quello che invece cerco nei Ranger è la capacità di saper lavorare in gruppo, condividere i propri punti di vista e le proprie difficoltà, pur rispettando alla fine la gerarchia che risulta comunque fondamentale all’atto pratico nelle decisioni, specie in emergenza.” Per tale ragione la prima cosa che hanno fatto gli aspiranti Ranger sabato scorso alle 00.00 è stato quello di scegliersi un capo squadra ed un vice capo squadra che li hanno guidati nelle successive 24 ore. Il programma è stato molto intenso: la prima parte della notte i volontari hanno allestito e smontato un campo base d’urgenza nell’ipotesi di calamità naturale, successivamente, dopo aver montato le proprie tende per il riposo, alle ore 04.00 del mattino è giunta una delle prove più difficoltose: infatti i Ranger stanchi per tutte le operazioni svolte di notte, hanno assistito seduti su una sedia ad un film-documentario, scelto appositamente in modo che li potesse annoiare, provando così la loro resistenza al sonno. Il tutto dopo una normale giornata di lavoro per gli aspiranti Ranger che hanno sperimentato sulla propria pelle cosa significa affrontare un emergenza quando magari ci si stava preparando per andare a dormire. Dopo la stasi forzata e la noia ricercata è scattata l’esercitazione di evacuazione e recupero feriti. L’androne delle scale della sede è stato preparato ad hoc con impedimenti e simulazioni di esplosioni e principi d’incendi. La squadra ha dovuto collaborare attivamente per riuscire a portare in salvo il disperso, applicando anche le tecniche di primo soccorso. La prova è terminata quando ormai era mattina presto. Tutti hanno superato la prova e si sono riposati per un paio d’ore. Alle ore 10.00, dopo la colazione, sono cominciati i test fisici, con esercizi vari da superare come flessioni, trazioni alla sbarra, salti, addominali, prove di resistenza in apnea e di resistenza al fondo. Al termine sono iniziati i test scritti teorici, con 100 domande alcune a risposta multipla, altre a risposta aperta. Conclusa questa fase, durante la quale i volontari hanno consumato un pasto frugale, la squadra ha organizzato il piano operativo di un servizio di antincendio-evacuazione e primo soccorso per una festa organizzata nella sede Ranger. Nel pomeriggio dopo due ore di riposo, hanno smontato le proprie tende, e poi è giunta la sorpresa: infatti alcuni volontari esaminandi sono stati chiamati per un servizio antincendio ed evacuazione reale presso un concerto a Sirolo, hanno quindi redatto un piano operativo, e accompagnati dal vice comandante dei corpi speciali, Dino Garbuglia, hanno condotto il proprio servizio. Alle ore 00.00 di domenica sono rientrati in sede dove hanno festeggiato l’esito positivo dell’esame, ricevendo il sospirato diploma dell’associazione.  “E’ stata una prova molto impegnativa – commenta il volontario Damiano Agostinelli, che insieme al collega Andrea Mandriani, stanno aprendo la sede Angel Ranger a Santa Maria Nuova (AN) –  per stare in piedi tutte quelle ore bisognava avere certamente una preparazione importante, in particolare per chi non lo ha mai fatto. Specie l’ultimo servizio, a Sirolo, è stato molto impegnativo, più che altro per la stanchezza accumulata in precedenza. Tuttavia devo dire che questo esame è stato molto interessante e piacevole. Mi sono trovato benissimo, come sempre, ed è stato molto bello e stimolante, l’ambiente Ranger è davvero speciale.” Alla domanda “cosa crede ci sia da migliorare” Andrea Mandriani risponde così: ”Secondo me, non vedo cose da migliorare almeno per il momento. È stato un bell’esame molto formativo ed emozionante. Pesante a livello fisico ma nello stesso tempo coinvolgente. Si può sempre migliorare e forse lo si può fare parlandone e studiando insieme. Comunque grazie a tutti per questa bella esperienza. Mi sarebbe piaciuto fare insieme agli altri compagni d’esame il servizio di ieri al teatro di Sirolo, per condividere con loro anche la parte finale di queste 24 ore… peccato che sia durato un solo giorno, mi sarebbe piaciuto proseguire qualche giorno in più!” Entusiasta e riconoscente il vice capo reparto facente funzioni Mustapha Diop, una figura importante nel nuovo assetto degli Angel Ranger: ”Al di là dell’esame che è stato faticoso, voglio complimentarmi con i Ranger, in particolare con il suo comandante, per il progetto che stanno portando avanti. Ho girato molto in Italia, in Europa e nel mondo, ma mai ho trovato una realtà così bella e con prospettive ed iniziative del genere! Con questi progetti non si vuole solo essere d’aiuto nelle emergenze, ma, grazie alla formazione, si possono creare opportunità di lavoro specie per i giovani e questo lo apprezzo molto. Il bello di questa associazione è che tutti vogliono migliorare questo mondo, ci si impegna per risolvere e dar una mano ai problemi del prossimo ed io voglio essere d’aiuto in questo progetto. Ripeto ho girato molto nel mondo, ma da nessuna parte ho trovato una realtà come questa. Per quanto riguarda l’esame, in queste 24 ore ho imparato tanto, con gli Angel Ranger ho cominciato a conoscere tante cose che ignoravo e so che posso impararne tante altre.”

L’esame era aperto come addestramento anche a chi Ranger lo era già, come Nicola Pavoni che afferma: “È stato un addestramento molto duro, portandomi fino all’estremo delle forze. È stato utilissimo il gioco di squadra, mi è piaciuto come abbiamo collaborato, anche se si potrebbe migliorare molto. Ho trovato più difficoltosi gli esami scritti piuttosto che i test fisici, consiglio pertanto ai futuri esaminandi di studiare e prepararsi per questa prova che non è banale.”

Con la conclusione di questo esame, i Ranger proseguiranno le attività con la formazione del martedì sera: in particolare nelle prossime settimane proseguirà il corso di primo soccorso, mentre a breve comincerà quello di capo squadra.

Per tutti coloro che volessero maggiori informazioni possono rivolgersi alla segreteria chiamando il 347 8627999 o scrivendo un email a : angelsranger.italia@gmail.com